Mistress Regina: voglio schiavi autentici

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Sono una Mistress Regina, ma forse non sai che cosa significa davvero. Essere una Mistress significa essere una dominatrice all’interno del rapporto di coppia, sia essa una coppia fissa, sia solo frutto di incontri sporadici. La mia è una vera e propria filosofia di vita e infatti mi definisco una dominatrice sotto tutti i punti di vista e da tutti gli aspetti. Mi piace che l’uomo mi sia sottomesso, insomma che sia ai miei piedi. Il mio vero uomo deve essere ai miei piedi in tutto e per tutto.

Deve fare ogni cosa che io decida di chiedergli. Meglio ancora se è lui a proporsi per svolgere qualsiasi tipo di servizio.

Sì perché vedrai che presto anche il mio uomo sarà felice e troverà piacere e godimento nel sottomettersi totalmente a me. C’è quindi chi mi pulisce casa, chi cucina per me o chi fa la spesa, chi è pronto a soddisfare ogni mio piccolo capriccio e desiderio. E’ per questo motivo che mi sento e voglio che il mio lui mi faccia sentire una Regina.

Mentre lui per me altro non è che un semplice suddito. C’è stato chi in piena notte ha percorso chilometri e chilometri solo per andare a comperarmi un dolce di cui avevo voglia, chi invece ha pulito tutta la mia casa da cima a fondo in abiti succinti.

Chi ancora è stato letteralmente mio schiavo per giornate intere, facendo tutto per me, perché io non alzassi neppure un dito.

Non so se sono io a trarne maggiore godimento o il mio uomo, ma di sicuro i ruoli e le parti sono ben chiare fin da subito. Non si devono poi dimenticare i regali che sono abituata a ricevere: da fiori e bottiglie di champagne a gioielli e splendide cene in ristoranti di lusso.

Sono addirittura arrivata a creare dei piccoli tour e viaggi che pubblicizzo tramite il web: nel weekend mi sposto da una città all’altra e in ogni mio punto di appoggio ho uno o più sottomessi pronti a soddisfare ogni mio desiderio.

Una vera Mistress Regina per schiavi di spessore

Il mio uomo ideale deve essere uno schiavo autentico: si deve sottomettere a me e ai miei desideri senza neppure fiatare. Deve solo obbedire ai miei comandi e fare in modo che tutto ciò che io voglio venga realizzato.

Il vero schiavo, poi, è quello in grado di prevedere le mie richieste perché io non perda neppure il tempo di fargliele. Ciò che mi piace molto e mi fa capire davvero se il mio uomo del momento è un vero sottomesso è cambiare continuamente idea e fargli fare più volte una stessa cosa, modificando solo un minimo particolare per vedere la sua reazione.

Un esempio: chiedere di cucinare per me un certo piatto, farmelo servire in tavola e non assaggiarlo neppure, chiedendo di preparare immediatamente qualcosa di diverso e solo perché ho cambiato idea.

Anche da un punto di vista sessuale la sottomissione del mio schiavo deve essere totale: sono io a decidere quando, dove e come e nessuno deve neppure osare fiatare. Sono io a definire e organizzare la situazione in base alle mie semplici voglie del momento.

A volte sono arrivata a pretendere il feticismo, il sadomaso, l’ossessione o la perversione (magari per qualche parte del corpo) e anche in questo voglio essere soddisfatta e compiaciuta. Nulla è troppo spinto o ardito e questo deve essere sempre ben chiaro.

Un altra cosa che il mio uomo sottomesso non si deve mai dimenticare è che lui non si può mai stancare di me, ma solo io mi posso stancare e stufare di lui perciò sono solo io che posso decidere se e quando interrompere la relazione e mai viceversa.

Questa è forse la regola più importante e che determina il vero e proprio giogo dell’uomo nei miei confronti.

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